Psicoterapia della coppia e familiare

Quando cercare l'aiuto del terapeuta?

Un esempio.

Quando una giovane coppia decide di avere un figlio, tutte le abitudini consolidate, gli equilibri, le alleanze cambiano improvvisamente nel momento in cui si torna a casa con il piccolo che dorme tranquillamente tra le braccia della mamma.

Molte coppie non riescono, nell'immediato, ad entrare in sintonia con l'esserino che piange richiedendo attenzioni per lui necessarie alla sopravvivenza. Dal punto di vista biologico il pianto é l'unica modalità di comunicazione per avvertire, chi si occupa di lui, del bisogno di essere nutrito, per segnalare un disagio derivante dalla necessità di essere cambiato o causato da un malessere generale.

Di solito la madre reagisce in modo spontaneo ai richiami del piccolo prendendosene cura e rispondendo alle sue richieste. Spesso accade che il padre sia scarsamente coinvolto nella cura del piccolo soprattutto all'inizio (cosa del tutto normale) poiché la mamma si occupa del nutrimento del bambino e delle cure necessarie.

Questo scarso coinvolgimento del padre, se protratto nel tempo, può farlo sentire escluso dalla relazione; l'interesse sessuale della sua compagna può diminuire drasticamente per evidenti motivi fisici e biologici conseguenti la nascita del figlio. Spesso ad aiutare la neo - mamma intervengono altre figure femminili familiari che, se da un lato sono spesso necessarie soprattutto all'inizio, possono col tempo allontanare ulteriormente il padre dalla relazione madre bambino creando una maggiore distanza e conseguente disfunzione negli equilibri della coppia e della nuova famiglia.